Studio Legale Carlo Zaccagnini - Roma e Milano
  >    >  Porto d’armi. Quando può essere revocato?
Roma, 15/05/23

Quando può essere revocato? Quando può essere negato?
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ome fare per ottenerlo?

Il porto di armi e la licenza per uso caccia sono disciplinati da un rigoroso quadro normativo secondo il quale le autorizzazioni di polizia devono essere negate a chi:

1) ha riportato una condanna a pena restrittiva della libertà personale superiore a tre anni per delitto non colposo e non ha ottenuto la riabilitazione;

2) è sottoposto all’ammonizione o a misura di sicurezza personale o è stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza. Le autorizzazioni di polizia possono essere negate a chi ha riportato condanna per delitti contro la personalità dello Stato o contro l’ordine pubblico, ovvero per delitti contro le persone commessi con violenza, o per furto, rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione, o per violenza o resistenza all’autorità, e a chi non può provare la sua buona condotta.

Le autorizzazioni devono essere revocate quando nella persona autorizzata vengano a mancare, in tutto o in parte, le condizioni alle quali sono subordinate, e possono essere revocate quando sopraggiungono o risultino circostanze che avrebbero imposto o consentito il diniego della autorizzazione.

La licenza di portare armi può essere negata, inoltre, a chi:
a) ha riportato condanna alla reclusione per delitti non colposi contro le persone commessi con violenza, ovvero per furto, rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione;
b) ha riportato condanna a pena restrittiva della libertà personale per violenza o resistenza all’autorità o per delitti contro la personalità dello Stato o contro l’ordine pubblico;
c) ha riportato condanna per diserzione in tempo di guerra, anche se amnistiato, o per porto abusivo di armi.

L’autorizzazione alla detenzione di armi è considerata eccezionale in quanto sono prevalenti le esigenze di incolumità di tutti i cittadini, con la conseguenza che l’Autorità di Pubblica Sicurezza può negare o revocare il porto d’armi sulla base di un giudizio ampiamente discrezionale circa la prevedibilità dell’abuso dell’autorizzazione stessa da parte del richiedente.

L’autorizzazione può essere negata o revocata, infatti, anche in assenza di una condanna penale a chi non può provare la sua buona condotta o non dà affidamento di non abusare delle armi.

In quest’ultimo caso, tuttavia, la valutazione dell’ Autorità deve essere compiuta non in astratto ma in concreto, sulla base di un’adeguata istruttoria cui fa seguito una congrua motivazione.

Come opporsi al provvedimento di revoca o di diniego

I soggetti destinatari di un provvedimento di diniego o di revoca da parte del Questore possono:
1) proporre ricorso gerarchico al Prefetto nel termine di trenta giorni;
2) proporre ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale ( T.A.R.) nel termine di 60 giorni. Il termine decorre della notifica o della comunicazione in via amministrativa del provvedimento del Questore e da quando l’interessato ne abbia avuto piena conoscenza.

Tutti questi metodi di ricorso devono essere espletati in modo attento ed accurato allegando ogni difesa utile al proprio assistito che contraddica le ragioni della revoca non possono essere svolte memorie infondate o superficiali pena la conferma del provvedimento.

Roma, 15 Luglio 2020                                                                                     Avvocato Carlo Zaccagnini

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