I regimi di prescrizione dipendono dalla data di commissione del reato. Cass. n. 48770/2023
Con sentenza n. 48770 del 24 ottobre 2023, la IV Sez. della Cassazione ha stabilito che l’operatività dei diversi regimi di prescrizione dipende dalla data di commissione del reato:
1. Per i reati commessi fino al 2 agosto 2017 si applica la disciplina della prescrizione dettata dagli artt. 157 c.p. e ss., come riformulati dalla Legge 5 dicembre 2005, n. 251 (c.d. Legge ex Cirielli). Per calcolare il tempo necessario a prescrivere un reato si fa riferimento alla pena massima prevista per il reato stesso, con due limiti: nel caso di delitto, il tempo non può mai essere inferiore ai 6 anni; nel caso di contravvenzione, non può mai essere inferiore a 4 anni.
2. Per i reati commessi a far data del 3 agosto 2017, fino al 31 dicembre 2020 si applica la disciplina della prescrizione come prevista dalla Legge 23 giugno 2017, n.103 (c.d. Legge Orlando) con i periodi di sospensione previsti dall’art. 159 c.p., comma 2, cp.:
i. dal termine per il deposito della motivazione della sentenza di condanna in primo grado, anche se emessa in sede di rinvio, fino alla pronuncia del dispositivo della sentenza che definisce il grado successivo, e comunque per un tempo non superiore a un anno e sei mesi;
ii.dal termine per il deposito della motivazione della sentenza di condanna di secondo grado, anche se emessa in sede di rinvio, fino alla pronuncia del dispositivo della sentenza definitiva, e comunque per un tempo non superiore a un anno e sei mesi.
3. Per i reati commessi a far data dal 1 gennaio 2020 si applica in primo grado la disciplina della prescrizione come dettata dagli artt. 157 c.p. e ss, senza conteggiare la sospensione della prescrizione di cui all’art. 159, comma 2, c.p. essendo stata tale norma abrogata dalla Legge 27 settembre 2021, n. 134, art. 2, comma 1, lett. a) e sostituita con l’art. 161 bis c.p. (c.d. Riforma Cartabia) e nei gradi successivi la disciplina della improcedibilità, introdotta appunto da tale ultima legge.
Roma, 22 Dicembre 2023 Avvocato Carlo Zaccagnini