Bancarotta Fraudolenta: rilevanza penale versamenti soci
Cassazione penale, Sez. V, 12 novembre 2024, n. 41536. Bancarotta Fraudolenta ex art. 216 Legge Fallimentare: rilevanza penalistica dei versamenti dei soci in conto futuro aumento di capitale
L’amministratore unico di una società è stato ritenuto responsabile di bancarotta fraudolenta patrimoniale per aver restituito ai soci, in un momento di conclamata crisi finanziaria, la somma di €34.000, già vincolata a conto futuro aumento di capitale. La Corte ha ravvisato in tale condotta una violazione del vincolo di destinazione, qualificandola come distrazione patrimoniale, con pregiudizio per i creditori e lesione delle garanzie patrimoniali della società. L’imputato ha invocato la disponibilità delle somme in favore dei soci, richiamando delibere pregresse, ma la Corte di Appello ha confermato la sussistenza dell’elemento soggettivo e oggettivo del reato.
La Cassazione ha riaffermato principi basilari in materia di tutela del patrimonio sociale e dei diritti dei creditori: i versamenti in conto futuro aumento di capitale costituiscono una riserva patrimoniale vincolata, con specifica destinazione al capitale di rischio della società; come tali, pertanto, possono essere restituiti ai soci solo al verificarsi di presupposti tassativi, quali la mancata deliberazione dell’aumento di capitale o l’accertata impossibilità di procedervi.
La restituzione delle somme operata in una fase di crisi della società, senza il rispetto di tali condizioni, è qualificata dalla Corte come distrazione patrimoniale.
Rigettando il ricorso, la Corte ha escluso la validità delle giustificazioni addotte dall’imputato, il quale non ha dimostrato né l’insussistenza dello stato di crisi né l’esistenza di una legittima ragione per procedere alle restituzioni. La decisione tutela la certezza dei rapporti patrimoniali e dei diritti della massa creditoria, confermando l’integrazione della fattispecie delittuosa di bancarotta fraudolenta patrimoniale.